martedì 8 marzo 2011
venerdì 4 marzo 2011
L'appello degli Afterhours
"Un paese in agonia.
Politicamente in primis ma se scaviamo più a fondo troviamo le radici logore di una società annichilita nella sua più importante sorgente: la cultura.
Il taglio dei fondi alla scuola pubblica e contemporaneamente l'incremento di quelli alle paritarie non è che l'ennesimo attentato al bene primario di qualunque paese civile e libero.
Mandiamo in esilio i nemici della cultura.
Urliamo loro la nostra indignazione e riprendiamoci il nostro sacro diritto all'educazione.
Pubblica".
Afterhours
Questo è l'appelo fatto da: Manuel Agnelli, Giorgio Prette, Roberto Dell'Era, Giorgio Ciccarelli, Rodrigo D'Erasmo. In pratica gli Afterhours.
Per chi non sapesse chi sono gli Afterhours sono attualmente una delle band più influenti del rock alternativo in Italia e Manuel Agnelli è considerato una delle personalità di punta di questo genere musicale.
Le canzoni veramente belle regalateci da questa band sono molte, ma voglio dedicarvi una versione acustica, e molto alla buona (suonata sulle scale del retropalco del Teatro Ariston di Sanremo e al microfono del "cialdone"), de Il Paese è Reale. Manuel Agnelli ha detto:" E’ un testo interventista che dice che bisogna darsi da fare perchè tutto intorno a noi muore per mancanza di iniziativa" e penso che è quello che ci vuole in questo momento in Italia.
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giovedì 3 marzo 2011
Parcheggi Blu illegali - Multe da contestare - Parte 2
La settimana scorsa le Iene avevano mandato in onda un servizio sulla regolarità o meno dei parcheggi a pagamento.
Apriti cielo. E' successo di tutto in questa settimana. Blog su blog (pure io, ricordate?) a riportare questa notizia, chi solo come mera cronaca, chi invece con un piccolo approfondimento (come spero di aver fatto io) riportando sentenze, precedenti ecc.
Video su Youtube da tutta Italia, con interviste ad avvocati, sindaci, istruttori di scula guida, e chi più ne ha più ne metta. Nei commenti tutti dicevano la loro, chi con cognizione di causa, chi solo per non stare fuori dal dibattito e dicendo cose con poco senso. I link ad altri siti si susseguivano a velocità disarmante come è succeso nel mio blog. Riporto qui due link, che erano nei miei commenti, che trovo possano essere interessanti
Qui il video originale.
In poche parole risponde ai dubbi che la rete ha sollevato e dice esattemente quello che il secondo Anonimo nei miei commenti aveva scritto (vi consiglio di andarvelo a leggere). In più alla fine dice chiaro è tondo, che non essendo ben chiara la situazione, ognuno si regolasse come vuole.
Vi consiglio di guardare il filmato per schiarirvi le idee.
Apriti cielo. E' successo di tutto in questa settimana. Blog su blog (pure io, ricordate?) a riportare questa notizia, chi solo come mera cronaca, chi invece con un piccolo approfondimento (come spero di aver fatto io) riportando sentenze, precedenti ecc.
Video su Youtube da tutta Italia, con interviste ad avvocati, sindaci, istruttori di scula guida, e chi più ne ha più ne metta. Nei commenti tutti dicevano la loro, chi con cognizione di causa, chi solo per non stare fuori dal dibattito e dicendo cose con poco senso. I link ad altri siti si susseguivano a velocità disarmante come è succeso nel mio blog. Riporto qui due link, che erano nei miei commenti, che trovo possano essere interessanti
Link 1 Link 2Dopo lo sconquassamento mediatico-virtuale, onestamente mi aspettavo che ieri, giornata in cui le Iene andavano in onda, arrivasse una risposta. E così è stato.
Qui il video originale.
In poche parole risponde ai dubbi che la rete ha sollevato e dice esattemente quello che il secondo Anonimo nei miei commenti aveva scritto (vi consiglio di andarvelo a leggere). In più alla fine dice chiaro è tondo, che non essendo ben chiara la situazione, ognuno si regolasse come vuole.
Vi consiglio di guardare il filmato per schiarirvi le idee.
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Win32.Muollo
Come avrebbe detto Duffy Duck:
Il rootkit è una gatta da strapelare, antipatica e difficoltosa da rimuovere, se ci riesci.
L'ultima volta mi costò un pomeriggio intero e programmi su programmi da far girare contemporaneamente.
Giro su internet, alla ricerca di qualche altro disperato che si è beccato quest'affare come me. Ma Google è povero di notizie. Sono solo due i link a cui mi rimanda. Uno applicando la sua strategia non mi produce un bel niente di fatto, il secondo non mi diceva niente se non quello di postargli il .log e se avessi avuto fortuna mi avrebbe risposto. Poi zero. Nada, nisba.
Il panico inizia a serpeggiare in me. faccio girare CCleaner e WinUtilities che tra le altre cose mi puliscono anche i file di registro, ma come sospettavo essendo un rootkit si rigenera di volta in volta. Provo ad eliminarlo manualmente dall'avvio automatico con il comando msconfig e anche manualmente dal registro con regedit (ormai lo avevo ben individuato e sapevo dove si trovava), ma niente da fare.
Allora alla fine mi scarico Malwarebytes' Anti-Malware, lo faccio girare, me lo trova e me lo toglie in modo facile facile.
Quindi posso tranquillizzare tutti quelli che si ritovano questo Trojan: NON VI PREOCCUPATE!!!
Scaricatevi il programma, e fa quasi tutto lui. Un bijoux.
Questa volta, a differenza dell'altra che fu complicatissimo, tranne un po' di spavento iniziale, è andato tutto liscio come l'olio.
;-)
Accidenti accidentaccioQuesta notte stavo tranquillo sul mio PC a vedermi un telefilm in streaming, e come mio costume, faccio partire Spybot - Serach & Destroy, e anche l'antivirus (io uso Avira). Quando dopo un po' controllo lo stato di Spybot - Serach & Destroy per vedere se nel tempo trascorso avesse finito, ecco che mi appare sulla schermata:
Problema - Win32.MuolloProvo ad eliminarlo, e senza nessun problema mi compie quest'operazione. Subito dopo faccio ripartire il programma per accertarmi che tutto sia andato a buon fine, ed ecco che anche Avira mi trova un problema. Non un virus, ma un Trojan, quello di cui sopra, naturalmente con altro nome. Quando alla fine della scansione di Spybot mi ritrovo con ancora Win32.Muollo davanti, ecco che inizio ad innervosirmi, anche perche capisco che mi sono preso un rootkit. Mi era gia capitato in passato un paio di volte, e in una di queste occasioni lo scrissi proprio su questo blog. Ricordate? Ecco il link.
Il rootkit è una gatta da strapelare, antipatica e difficoltosa da rimuovere, se ci riesci.
L'ultima volta mi costò un pomeriggio intero e programmi su programmi da far girare contemporaneamente.
Giro su internet, alla ricerca di qualche altro disperato che si è beccato quest'affare come me. Ma Google è povero di notizie. Sono solo due i link a cui mi rimanda. Uno applicando la sua strategia non mi produce un bel niente di fatto, il secondo non mi diceva niente se non quello di postargli il .log e se avessi avuto fortuna mi avrebbe risposto. Poi zero. Nada, nisba.
Il panico inizia a serpeggiare in me. faccio girare CCleaner e WinUtilities che tra le altre cose mi puliscono anche i file di registro, ma come sospettavo essendo un rootkit si rigenera di volta in volta. Provo ad eliminarlo manualmente dall'avvio automatico con il comando msconfig e anche manualmente dal registro con regedit (ormai lo avevo ben individuato e sapevo dove si trovava), ma niente da fare.
Allora alla fine mi scarico Malwarebytes' Anti-Malware, lo faccio girare, me lo trova e me lo toglie in modo facile facile.
Quindi posso tranquillizzare tutti quelli che si ritovano questo Trojan: NON VI PREOCCUPATE!!!
Scaricatevi il programma, e fa quasi tutto lui. Un bijoux.
Questa volta, a differenza dell'altra che fu complicatissimo, tranne un po' di spavento iniziale, è andato tutto liscio come l'olio.
;-)
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mercoledì 2 marzo 2011
USA
Occhio!
Con tutto quello che sta succedendo nei paesi magrebini, Tunisia, Egitto, Libia, dobbiamo stare attenti alle mosse future degli USA.
Basta guardare a come si sono mossi dopo l'11 settembre.
Con tutto quello che sta succedendo nei paesi magrebini, Tunisia, Egitto, Libia, dobbiamo stare attenti alle mosse future degli USA.
Basta guardare a come si sono mossi dopo l'11 settembre.
martedì 1 marzo 2011
Non è vero che chi ha vinto le elezioni è legittimato a governare
Voglio proporvi questa lettera non mia che ho trovato sul sito di AgoraVox, perchè la trovo molto interessante. Colgo l'occasione per ringraziare della concessione alla pubblicazione Alfadixit.
Dopo aver letto la lettera, ognuno poi può essere d'accordo o no, magari obiettare su alcune cose, comunque io l'ho trovata interessante e quindi . . . ecco la lettera:
Dopo aver letto la lettera, ognuno poi può essere d'accordo o no, magari obiettare su alcune cose, comunque io l'ho trovata interessante e quindi . . . ecco la lettera:
Appunti di una lettrice che, pur avendo votato l’attuale esecutivo, è anche convinta di non aver firmato alcuna cambiale “in bianco”, che non basta cioè dire che chi ha vinto le elezioni è legittimato a governare se poi elude le promesse e tradisce gli impegni con gli elettori.
Spett. Redazione scrivo perché desidero intervenire nel dibattito, che sento fervente ed attuale, sulla legittimità a governare da parte di chi è stato eletto. Mi sento di dire, a tal proposito, che sia una colossale bugia affermare che l'attuale governo sia legittimato dagli elettori. La solita menzogna mediatica. E’ stato eletto, è vero, a larga maggioranza, due anni fa, ma in forza di una legge elettorale, altrimenti detta "porcata", che non consente ai cittadini neppure la scelta dei loro rappresentanti i quali sono, invece, nominati dal premier e non certo sulla base delle loro capacità, ma piuttosto per interesse, per raccomandazione, ignorando pertanto valori come cultura, moralità, senso dello stato, serietà. Ciò che importa è che siano fedelissimi al sistema. Questo spiega come, ormai da tempo, si siano erette le barricate in parlamento, che di fatto ne bloccano il funzionamento, al fine di “far quadrato” attorno agli interessi personali di pochi. Ma è stato soprattutto eletto sulla base di un programma che comprendeva, fra l’altro, l’abolizione delle province, riduzione dei parlamentari e costi della politica, il federalismo, la riduzione delle tasse e riforma fiscale, la riforma della giustizia. Inoltre ha giurato sulla costituzione di servire il paese osservando le leggi della repubblica, ha giurato fedeltà, onore, dignità, ha giurato, insomma, di attenersi alle leggi morali e di decenza che la posizione impone. Da elettrice e cittadina non posso che constatare come tutto ciò sia stato completamente disatteso, come sia stata “violentata” la fiducia che gli ho consegnato, per perseguire interessi privati calpestando inoltre la dignità e reputazione del paese. Non basta certo dire che chi ha vinto le elezioni è legittimato a governare se poi elude le promesse, umilia i principi, tradisce insomma gli impegni con gli elettori. Io, votando, non ho firmato nessuna “cambiale in bianco”, nessun assegno sulla fiducia, sono un cittadino, non un suddito e, d’altro canto, chi è stato eletto ha assunto l’impegno verso i cittadini di realizzare quanto concordato, non di perseguire altro, nascondendosi poi furbescamente dietro la legittimazione popolare.FONTE: Alfadixit
Di riduzione dei parlamentari e delle province non se ne parla neppure. Tutto morto nonostante si possa fare moltissimo per il paese.
La riforma fiscale e riduzione delle tasse ha portato poi ad alcuni "gioielli" di alta finanza creativa. Abolizione dell’ICI per tutti. Faccio notare come tale provvedimento fosse già in qualche modo presente per le prime case di fascia “bassa”, cioè più popolari. L’estensione a tutti implica che un attico a piazza Navona da diversi milioni di euro, accatastato come prima casa, sarà detassato come un monolocale piano terra ad Abbiategrasso. Il ricco risparmierà diverse migliaia di euro, il povero niente. Un colpo di propaganda, uno strano Robin Hood che ruba ai poveri per dare ai ricchi. Un altro esemplare provvedimento in tema di tasse è stato lo scudo fiscale, l’àncora miracolosa, seppur non nuova, per gli evasori e tangentisti che ha peraltro portato alla regolarizzazione di capitali che sono, poi, tornati all’estero, ma stavolta “ripuliti”, legalizzati. E non ci dimentichiamo i soliti condoni, la depenalizzazione del falso in bilancio, sempre realizzata qualche anno fa, autentica manna per la “cricca”. Anche qui mi sarei aspettata meno burocrazia, una politica per i giovani, i più disoccupati d’Europa, fondi per la ricerca per evitare l’indegna e atavica fuga di cervelli, una seria politica contro la corruzione, il malaffare, l’evasione fiscale, magari tassando beni e patrimoni riducendo al contempo la pressione sui redditi da lavoro. La possibilità di portare in detrazione le spese mediche, della casa e in generale di quei beni e servizi dove l’evasione è maggiore, tracciabilità dei pagamenti, solo per fare qualche esempio, peraltro ben noti al ministro Tremonti. Invece nulla, anzi, il contrario. Il malaffare cresce in maniera esponenziale. D’altra parte, come si dice, “il pesce puzza dalla testa” e l’anomala e perversa commistione politico-economica che contraddistingue l’attuale governo non può che reggersi sulla corruzione che “olia” a dovere il sistema. Pratica purtroppo tristemente nota nel nostro paese da molto, troppo tempo. Pensavo l’avessimo debellata ed invece, come la fenice, è risorta molto, ma molto più forte di prima.
Il federalismo al momento non c’è. Mi aspetterei il senato federale, la riduzione dei parlamentari, autonomia delle regioni, maggiore responsabilizzazione degli amministratori locali, più attenzione al territorio, gestione locale delle tasse sulla base di costi certi. Concetti di efficienza noti da sempre nelle aziende. Dopo due anni si litiga senza concludere e se si concluderà sarà più un “pastrocchio” per accontentare la lega che non un serio provvedimento. Comunque vedremo.
La riforma della giustizia dovrebbe risolvere, tra l’altro, l’annoso problema della lunghezza dei processi, sanzionato più volte anche dall’Unione Europea. Mi sarei aspettata provvedimenti come la separazione delle carriere, magari l’abolizione di un grado di giudizio, la semplificazione della burocrazia, più risorse, supporti informatici migliori, maggiore efficienza e responsabilità dei magistrati, il pagamento totale delle spese per chi perde le cause in modo da disincentivare la “rissosità”, una riforma delle carceri portando magari il lavoro dentro gli istituti di pena, o qualcosa di simile. Ci sono moltissime idee efficaci e di poco costo. Ed invece, dopo due anni, il colpo di genio. Hanno pensato di abolire i processi e le intercettazioni, così tanto per rispettare la “privacy”. E pensare che in Italia, dice il Censis, circa un quarto della popolazione ha a che fare con organizzazioni malavitose. Ed abbiamo anche il record di parlamentari inquisiti. Ma, un’idea migliore ci sarebbe. Aboliamo i reati. Rendiamo legale rubare, corrompere, prostituirsi, rendiamo legale la mafia così non avremo più processi ed il gioco è fatto. E perfino gli odiati magistrati saranno inutili. Tutto risolto, minimo sforzo massimo rendimento, tanto i cittadini non contano.
E che dire poi dell’indegno comportamento morale e civile che infanga la dignità del paese, Una vergogna che non mi appartiene, benchè lo abbia votato, che non può appartenere a nessun cittadino cristiano o meno che abbia a cuore la nazione. Se sono contraria a tutto ciò è forse giustizialismo? O sarà elementare giustizia.
Per fortuna qualche segno di risveglio da parte nostra, sonnacchiosi cittadini teledipendenti, sembra esserci. Certamente si sarà notato come nelle ultime settimane sia scesa in piazza tanta gente, intellettuali, gente comune, donne, per ricordare a tutti che la misura è colma, che L’Italia di quelli che, come dice la Marcegaglia, si alzano alle sette, come me, si senta tradita, estranea, infinitamente distante da questo modo di pensare, di vivere, di immaginare il presente ed il futuro. Ma gli appelli non sono sufficienti, bisogna agire perchè mai come in questo periodo la democrazia e la coesione sociale sono in pericolo. Caro Presidente Napolitano, forse Lei può fare qualcosa, li mandi a casa, ci sollevi da questo rischio, Le siamo grati già da ora.
Veronica F. Brescia
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domenica 27 febbraio 2011
Intel Thunderbolt: ecco come funziona
I MacBook Pro di Apple presentati pochi giorni fa sono i primi prodotti ad integrare la nuova tecnologia di input/output Thunderbolt (nota finora con il nome in codice Light Peak), sviluppata da Intel in collaborazione con l'azienda di Cupertino.
Thunderbolt permette di trasferire dati ad una velocità massima di 10 Gbps in modalità bidirezionale, sfruttando due protocolli già presenti negli attuali computer (PCI Express e DisplayPort). Il controller Thunderbolt infatti funziona come un piccolo router, effettuando uno switch tra i due canali ed inviando il flusso video sul DisplayPort e i dati sul PCI Express x4. Per il collegamento tra il computer e i dispositivi è sufficiente un unico cavo, realizzato in rame o fibra ottica.
Nei MacBook Pro la porta di connessione utilizzata è la mini DisplayPort, ma dato che la tecnologia sfrutta lo standard PCI Express, sarà possibile integrare Thunderbolt nei PC installando una scheda di espansione o una mini PCI Express card nei notebook. Con un semplice adattatore si potranno ottenere connessioni HDMI, DVI, USB, FireWire e Gigabit Ethernet.
Thunderbolt non sarà un'esclusiva di Apple. Lacie, Promise, Western Digital, Avid e altri produttori hanno annunciato diversi dispositivi compatibili con questa tecnologia.
FONTE: Digital.it
Thunderbolt permette di trasferire dati ad una velocità massima di 10 Gbps in modalità bidirezionale, sfruttando due protocolli già presenti negli attuali computer (PCI Express e DisplayPort). Il controller Thunderbolt infatti funziona come un piccolo router, effettuando uno switch tra i due canali ed inviando il flusso video sul DisplayPort e i dati sul PCI Express x4. Per il collegamento tra il computer e i dispositivi è sufficiente un unico cavo, realizzato in rame o fibra ottica.
Nei MacBook Pro la porta di connessione utilizzata è la mini DisplayPort, ma dato che la tecnologia sfrutta lo standard PCI Express, sarà possibile integrare Thunderbolt nei PC installando una scheda di espansione o una mini PCI Express card nei notebook. Con un semplice adattatore si potranno ottenere connessioni HDMI, DVI, USB, FireWire e Gigabit Ethernet.
Thunderbolt non sarà un'esclusiva di Apple. Lacie, Promise, Western Digital, Avid e altri produttori hanno annunciato diversi dispositivi compatibili con questa tecnologia.
FONTE: Digital.it
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giovedì 24 febbraio 2011
Parcheggi Blu illegali - Multe da contestare
Avete presente quel fastidioso balzello che bisogna pagare, o con i "grattini" o attraverso le apposite macchinette, quando vogliamo parcheggiare la nostra macchina nei parcheggi delimitati dalle famigerate strisce blu?
Sono sicuro che sapete di cosa sto parlando, perchè ormai non solo le grandi città, ma anche i piccoli comuni, per far cassa, hanno ridipinto le strisce tutte di blu.
E avete presente gli ausiliari, vigili, ecc... che camminano per le strade alla ricerca di qualche sbadato o di chi ha finito il tempo, per appioppargli un bel multone?
Bene, state attenti a dove parcheggiate perchè la maggioranza di quei parcheggi sono illegali, e quindi di conseguenza si può contestare la multa.
Volete sapere il perchè? Perchè lo dice la legge!
Ma attenzione, non è una mia idea malsana. Il Giudice di Pace di Roma ha, infatti annullato una multa per questo motivo (leggi la sentenza).
In più, visto che ormai ci sto, vi do' un'altra dritta. Come ho detto prima, l'art. 7, comma VIII, prevede che nelle immediate vicinanze di aree a pagamento, ve ne debbano essere altre a parcheggio libero e gratuito. Inutile dire che anche questa previsione è puntualmente disattesa dalle amministrazioni. Dimostrare il contrario sarà in questo caso onere dell'amministrazione. Anche in questo caso c'è un bel precedente: la Sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 116/2007 del 9.01.2007.La questione è stata sollevata anche dalle Iene. Guardatevi questo filmato.
Ecco il link del video originaleN.B. Prima di procedere con qualsiasi cosa, informatevi per benino e non prendete per oro colato quanto letto, perchè le cose possono sempre cambiare. Io non mi assumo nessuna responsabilitàP.S. Questa è una notizia importante, fatela girare il più possibile, condividetela su facebook o twitter, insomma più sanno meglio è.
Sono sicuro che sapete di cosa sto parlando, perchè ormai non solo le grandi città, ma anche i piccoli comuni, per far cassa, hanno ridipinto le strisce tutte di blu.
E avete presente gli ausiliari, vigili, ecc... che camminano per le strade alla ricerca di qualche sbadato o di chi ha finito il tempo, per appioppargli un bel multone?
Bene, state attenti a dove parcheggiate perchè la maggioranza di quei parcheggi sono illegali, e quindi di conseguenza si può contestare la multa.
Volete sapere il perchè? Perchè lo dice la legge!
Il Codice della Strada (art. 7, comma VIII) prevede espressamente che le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata. Lo stesso Codice della Strada prevede (art. 3, comma I, n. 7) che per carreggiata debba intendersi la "parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; essa è composta da una o più corsie di marcia ed, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine".Le aree a pagamento, quelle delimitate dalle famose strisce blu, sono, infatti, (quasi) sempre poste lungo le carreggiate, con buona pace del Codice della Strada e dei cittadini che pagano le multe. Forse vi sembrerà poco credibile, ma è così: tutte le volte che pagate il parcheggio in un'area delimitata da strisce blu poste lungo la carreggiata, pagate un obolo che non vi sarebbe dovuto.
Infine, è opportuno richiamare l'art. 7, comma VIII, del Codice della Strada, secondo cui, sia quando il Comune assuma l'esercizio diretto del parcheggio o affidi il servizio a terzi o installi dispositivi per il controllo automatico della durata della sosta, in ogni caso, è sempre necessario che nelle immediate vicinanze, sia riservata una adeguata area destinata a parcheggio libero, non soggetto a pagamento (fatta eccezione per le area pedonali, per le zone a traffico limitato per le altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta).
Ma attenzione, non è una mia idea malsana. Il Giudice di Pace di Roma ha, infatti annullato una multa per questo motivo (leggi la sentenza).
In più, visto che ormai ci sto, vi do' un'altra dritta. Come ho detto prima, l'art. 7, comma VIII, prevede che nelle immediate vicinanze di aree a pagamento, ve ne debbano essere altre a parcheggio libero e gratuito. Inutile dire che anche questa previsione è puntualmente disattesa dalle amministrazioni. Dimostrare il contrario sarà in questo caso onere dell'amministrazione. Anche in questo caso c'è un bel precedente: la Sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 116/2007 del 9.01.2007.La questione è stata sollevata anche dalle Iene. Guardatevi questo filmato.
Ecco il link del video originaleN.B. Prima di procedere con qualsiasi cosa, informatevi per benino e non prendete per oro colato quanto letto, perchè le cose possono sempre cambiare. Io non mi assumo nessuna responsabilitàP.S. Questa è una notizia importante, fatela girare il più possibile, condividetela su facebook o twitter, insomma più sanno meglio è.
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martedì 22 febbraio 2011
Ducati Diavel
Ducati.
Un amore grande grande.
Ducati da sempre sinonimo di moto da corsa, di Super Bike.
Da qualche tempo Ducati sta provando a farsi largo verso nuovi segmenti. Basta vedere la Multistrada o la Hypermotard. Moto che comunque lasciano il segno, in quanto su queste moto viene messo tutto il know how di Borgo Panigale per quanto riguarda la pista.
Certo i puristi Ducati storceranno sempre un po' il naso. Però a ben pensare siamo i più grandi fan delle moto romagnole (nessuno può farci cambiare idea), ma siamo anche gli artefici potenziali (potenziali) della "morte" di questa nobile Casa. Per noi Ducati dovrebbe sempre e solo dire moto da corsa.
Ma giustamente, per poter sopravvivere contro i colossi giapponesi da milioni di pezzi l'anno, bisogna diversificare.
La Ducati ora tenta di primeggiare nel mondo delle cruiser con la sua nuova moto. La Diavel (diavolo di dialetto).
Con questo ulteriore sforzo di difersificazione, oltre agli esempi citati prima, la Casa romagnola sta diventando un vero punto di riferimento nel mondo delle due ruote.
Anche alla base della Diavel c'è l'incredibile capacità della Ducati di saper sfruttare le novità che emergono dal mondo delle competizioni. Ma il pregio della Diavel, come tutte le Ducati prodotte negli anni recenti, non è solo quello di essere una due ruote per "correre", ma di essere una moto utile per tutti i giorni.
La Ducati Diavel ha, naturalmente, un motore Testastretta desmodromico bicilindrico a L, 4 tempi, raffreddato a liquido. La cilindrata è 1198,4 cc ed ha 4 valvole per cilindro. L'iniezione e l'accensione sono elettroniche. L'avviamento è elettrico e la frizione multidisco è (purtroppo) in bagno d'olio, con cambio a 6 marce. Il telaio, in acciaio è tubolare a traliccio. La sospensione anteriore è a forcella teleidraulica, quella posteriore con monoammortizzatore idraulico regolabile. Il freno anteriore a doppio disco con pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini, quello posteriore a disco. Questo mostro ha una potenza di ben 162 cavalli.
Vi metto questo video di una prova su strada, anche se c'è una piccola imperfezione. Al minuto 00:30 dice "a Bologna". Niente di più sbagliato. dovrebbe dire a "Borgo Panigale". E adesso non venitemi a dire che in fin dei conti è un quartiere di Bologna. Per un ducatista Bologna è Bologna e Borgo Panigale è Borgo Panigale, cioè DUCATI!
Un amore grande grande.
Ducati da sempre sinonimo di moto da corsa, di Super Bike.
Da qualche tempo Ducati sta provando a farsi largo verso nuovi segmenti. Basta vedere la Multistrada o la Hypermotard. Moto che comunque lasciano il segno, in quanto su queste moto viene messo tutto il know how di Borgo Panigale per quanto riguarda la pista.
Certo i puristi Ducati storceranno sempre un po' il naso. Però a ben pensare siamo i più grandi fan delle moto romagnole (nessuno può farci cambiare idea), ma siamo anche gli artefici potenziali (potenziali) della "morte" di questa nobile Casa. Per noi Ducati dovrebbe sempre e solo dire moto da corsa.
Ma giustamente, per poter sopravvivere contro i colossi giapponesi da milioni di pezzi l'anno, bisogna diversificare.
La Ducati ora tenta di primeggiare nel mondo delle cruiser con la sua nuova moto. La Diavel (diavolo di dialetto).
Con questo ulteriore sforzo di difersificazione, oltre agli esempi citati prima, la Casa romagnola sta diventando un vero punto di riferimento nel mondo delle due ruote.
Anche alla base della Diavel c'è l'incredibile capacità della Ducati di saper sfruttare le novità che emergono dal mondo delle competizioni. Ma il pregio della Diavel, come tutte le Ducati prodotte negli anni recenti, non è solo quello di essere una due ruote per "correre", ma di essere una moto utile per tutti i giorni.
La Ducati Diavel ha, naturalmente, un motore Testastretta desmodromico bicilindrico a L, 4 tempi, raffreddato a liquido. La cilindrata è 1198,4 cc ed ha 4 valvole per cilindro. L'iniezione e l'accensione sono elettroniche. L'avviamento è elettrico e la frizione multidisco è (purtroppo) in bagno d'olio, con cambio a 6 marce. Il telaio, in acciaio è tubolare a traliccio. La sospensione anteriore è a forcella teleidraulica, quella posteriore con monoammortizzatore idraulico regolabile. Il freno anteriore a doppio disco con pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini, quello posteriore a disco. Questo mostro ha una potenza di ben 162 cavalli.
Vi metto questo video di una prova su strada, anche se c'è una piccola imperfezione. Al minuto 00:30 dice "a Bologna". Niente di più sbagliato. dovrebbe dire a "Borgo Panigale". E adesso non venitemi a dire che in fin dei conti è un quartiere di Bologna. Per un ducatista Bologna è Bologna e Borgo Panigale è Borgo Panigale, cioè DUCATI!
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domenica 20 febbraio 2011
Inserire logo o filigrana in un video
Sarò sincero.
Questo post lo scrivo soprattutto per me, come promemoria per il futuro. E il motivo è anche semplice. Ho impiegato tutto ieri pomeriggio, e un po' di questa mattina, per trovare su internet, un modo semplice, gratuito e piuttosto veloce per mettere una cavolo di immagine fissa su un video mentre questo andava avanti.
Anticipo tutti. Esistono modi molto, ma molto più professionali e con risultati migliori, però tutti richiedono alte conoscenze di video editing (e io non sono digiuno) e programmi più o meno professionali e comunque a pagamento.
Per quello che serviva a me, non era proprio il caso.
Per essere chiari, io sono in possesso di diversi programmi di video editing come Ulead Media Studio Pro, o varie versione di Adobe Premier, ecc ecc... ma troppo lunghi e complessi per il mio misero scopo. Quindi mi sono buttato forse su uno dei più scarsi programmi in assoluto, ma che tutti i possessori di Windows hanno: Movie Maker.
Quindi prendendo qualche spunto e consigli in rete, ho approntato questa guida che permette di aggiungere un logo di vostro gradimento nei vostri video "manipolando" Windows Movie Maker.
Cominciamo.
Quando avete finito:
Spero di essere stato il più chiaro possibile.
Ciao e divertitevi.
Questo post lo scrivo soprattutto per me, come promemoria per il futuro. E il motivo è anche semplice. Ho impiegato tutto ieri pomeriggio, e un po' di questa mattina, per trovare su internet, un modo semplice, gratuito e piuttosto veloce per mettere una cavolo di immagine fissa su un video mentre questo andava avanti.
Anticipo tutti. Esistono modi molto, ma molto più professionali e con risultati migliori, però tutti richiedono alte conoscenze di video editing (e io non sono digiuno) e programmi più o meno professionali e comunque a pagamento.
Per quello che serviva a me, non era proprio il caso.
Per essere chiari, io sono in possesso di diversi programmi di video editing come Ulead Media Studio Pro, o varie versione di Adobe Premier, ecc ecc... ma troppo lunghi e complessi per il mio misero scopo. Quindi mi sono buttato forse su uno dei più scarsi programmi in assoluto, ma che tutti i possessori di Windows hanno: Movie Maker.
Quindi prendendo qualche spunto e consigli in rete, ho approntato questa guida che permette di aggiungere un logo di vostro gradimento nei vostri video "manipolando" Windows Movie Maker.
Cominciamo.
Nella cartella: C:\Programmi\Movie Maker\Shared\AddOnTFX (se non c'è createla) si possono inserire effetti speciali personalizzati aggiuntivi. Cosa ci dobbiamo mettere? Due files: uno sara' la nostra immagine (.gif, .jpg, .png vanno bene), l'altro la sequenza di istruzioni che Movie Maker utilizzerà.Ricordatevi che ogni modifica nel file .xml, per farla apparire, dovrete chiudere e riaprire Movie Maker.
Difficile? No!!! Almeno fino a questo punto dovrebbe essere tutto ok.
Ecco i comandi (create un file con "blocco note" chiamato, per esempio: miologo.xml
<TransitionsAndEffects Version="1.0">
<Titles>
<TitleDLL guid="{353359C1-39E1-491b-9951-464FD8AB071C}">
<Title name="@My Logo" iconid="13" comment="http://maurip.blogspot.com">
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<Paragraph>
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</Title>
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Per la parte da personalizzare facilmente:
<Param name="Description" value="Puts mylogo.gif in bottom right corner"/>
<Param name="LogoBitmapFilename" value="AddOnTFX\mylogo.gif"/>
La Posizione del logo. Adesso dovete prestare attenzione, e fare più di qualche prova.
<Param name="LogoRect" value="0.6 0.0 0.4 0.15"/>
che indica la posizione dell'immagine.
I valori (x,y,larghezza,altezza) sono tutti relativi e vanno dallo 0 (tutto a sinistra o in alto) a 1 (tutto a destra o in basso).
Facciamo alcuni esempi:
<Param name="LogoRect" value="0.6 0.0 0.4 0.15"/> va a destra in alto
<Param name="LogoRect" value="0 0.0 0.4 0.15"/> va a sinistra a in alto
<Param name="LogoRect" value="0.6 0.9 0.4 0.1"/> va a destra in basso (0.9 + 0.1 = 1).
Spesso pero' vedrete l'immagine stiracchiata: consiglio e' di mettersi su x e y a 0,0 e poi variare la parte seguente, in modo da provare decimali tra lo 0.1 e lo 0.4 (tra il 10% e il 40% della larghezza): ad esempio 0,4 e' il 40% di larghezza dello schermo
<Param name="LogoRect" value="0.6 0.0 0.4 0.1"/> va a destra in alto
Quando avete finito:
- cliccate su "Strumenti - Crea titoli o riconoscimenti"
- cliccare su "titolo sul clip selezionato"
- cliccare su "Cambiare l'animazione del titolo"
- scegliere "@MyLogo" e poi cliccare su "Modificare il testo del titolo"
- posizionare il cursore nella prima finestra in alto e premere una volta la barra spaziatrice. Verrà evidenziata la scritta "Fine. Aggiungi il titolo al filmato"
- e si torna alla schermata iniziale. Vedrete un rettangolino nero in basso a destra (in corrispondenza di "Sovrapposizione titolo")
- per far sì che il logo sia fisso nel video, bisogna "agganciarlo" col tasto sinistro del mouse e "portarlo" sino alla fine del video.
Spero di essere stato il più chiaro possibile.
Ciao e divertitevi.
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giovedì 17 febbraio 2011
Tribunale Ordinario o Tribunale dei Ministri?
Lunedi 14 febbraio il gip Cristina Di Censo ha rinviato a giudizio immediato Silvio Berlusconi e la prima udienza dovrebbe aver luogo il 6 aprile. Fin qui dovrebbe essere tutto chiaro.
La linea difensiva del Presidente del Consiglio, al di là delle varie leggi ad personam distruggi-processi che il Parlamento tenterà di approvare anche andando contro regolamenti e istituzioni, si focalizzerà principalmente su un punto: la presunta incompetenza della magistratura ordinaria a giudicare Berlusconi, e il trasferimento degli atti al Tribunale dei Ministri. Il perché di questa mossa è facilmente intuibile. Nel caso in cui il giudizio fosse ritenuto competenza del Tribunale dei Ministri, il Parlamento dovrà autorizzare i giudici a procedere nei confronti dell’imputato. E il Parlamento, certamente, negherà l’autorizzazione!
Cerchiamo di capire. Ha ragione a chiedere il trasferimento al Tribunale dei Ministri, o no? Vediamo cosa dice la legge.
La competenza del Collegio ministeriale interviene laddove si ravvisi che il reato integrato dal Premier sia stato commesso nell’esercizio delle sue funzioni.Il punto è questo. Per far si che il reato commesso rientri nell’esercizio delle funzioni di presidente del Consiglio, è necessario dimostrare che Berlusconi era realmente convinto che Ruby fosse la nipote di Mubarak, quando fece la famosa telefonata in questura. Solo così infatti la concussione sarebbe stata integrata per scongiurare una presunta crisi internazionale tra Italia ed Egitto. Insomma, la Corte Costituzionale, che giudica di chi sia la competenza, dovrebbe credere che Ruby, prostituta minorenne marocchina, sia stata davvero conosciuta dal nostro Presidente del Consiglio in qualità di nipote dell’ex dittatore egiziano.
Vogliamo dire che ci troviamo nel caso parola mia contro la tua e si voglia credere a tutto questo? Ok diciamolo.
Ma a questo punto non si capisce perché la nipote di un leader straniero non fu affidata a persone di fiducia, essendo stata invece consegnata alle cure di un’altra prostituta, Michelle. Né tantomeno si spiegherebbe perché Berlusconi non si sia più preoccupato di che fine avesse fatto la povera Ruby subito dopo il rilascio da parte della questura. Non si capiscne nemmeno perché Berlusconi non abbia chiamato il Ministero di competenza, quello degli Esteri, e l’ambasciata al Cairo per mettere Mubarak al corrente delle condizioni della sua familiare. E dulcis in fundo non si spiega perché i rapporti internazionali debbano spettare al premier e non, come vuole la Costituzione (art. 95), al Ministro che occupa la Farnesina, l'onorevole Frattini. Se veramnete si temeva una crisi internazionale tutte queste riflessioni erano assolutamente necessarie.
Quindi a questo punto a voi le riflessioni e a voi le risposte.
Voglio infine ricordare che l’ articolo 317 del Codice Penale, che regola la concussione, dice: “Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità e dei suoi poteri costringe o induce taluno a dare o promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni”.
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martedì 15 febbraio 2011
Sanremo? No grazie. O forse si!
Da oggi inizia come ogni anno di questo periodo il Festival di Sanremo, o meglio, per la precisione, la 61° edizione del Festival.
E come ogni anno in Italia il mondo si ferma, o meglio si ferma la televisione.
Se siete amanti di questa messa letteralmente cantata, allora per voi non c'è nessun problema, ma per chi come me e come per altri milioni di persone Sanremo è una tortura, allora iniziano i guai.
Come dicevo la TV si ferma, non fanno niente che possa contrastare il Festival e chi non ha il satellite, come me, si deve ingegnare in qualche modo per passare una tranquilla serata a casa. Naturalmente se si può si esce!!!
Allora che fare? Se ormai siete padroni dello streaming video non ci dovrebbero essere problemi. Io per esempio ormai la TV la guardo poco e niente, la mia "TV" è il computer. In questo caso ci si può guardare qualsiasi cosa sul monitor del PC.
Se non siete pratici dello streaming video (comunque non ci vuole una laurea) o non avete una connessione adatta, allora le cose si complicano.
Ma c'è un'ancora di salvezza per tutti.
La GIALAPPA'S BAND.
Anche quest'anno, come ormai tradizione, seguiranno (si fa per dire) il Festival sulle frequenze di RTL 102.5.
Ormai chi non conosce la Gialappa's Band e quello di cui sono capaci? Seguire il festival con i loro commenti dissacranti e le loro prese in giro è uno vero spasso. A me è capitato e devo dire che non sembra per niente di vedere Sanremo (anche perchè le canzoni non vengono quasi minimamente sentite).
Quindi se volete potete accendere la TV su RaiUno, abbassare il volume e accendere la radio.
Vi riporto il link dello streaming live di RTL 102.5 per chi vuole ascoltarlo da Pc.
E come ogni anno in Italia il mondo si ferma, o meglio si ferma la televisione.
Se siete amanti di questa messa letteralmente cantata, allora per voi non c'è nessun problema, ma per chi come me e come per altri milioni di persone Sanremo è una tortura, allora iniziano i guai.
Come dicevo la TV si ferma, non fanno niente che possa contrastare il Festival e chi non ha il satellite, come me, si deve ingegnare in qualche modo per passare una tranquilla serata a casa. Naturalmente se si può si esce!!!
Allora che fare? Se ormai siete padroni dello streaming video non ci dovrebbero essere problemi. Io per esempio ormai la TV la guardo poco e niente, la mia "TV" è il computer. In questo caso ci si può guardare qualsiasi cosa sul monitor del PC.
Se non siete pratici dello streaming video (comunque non ci vuole una laurea) o non avete una connessione adatta, allora le cose si complicano.
Ma c'è un'ancora di salvezza per tutti.
La GIALAPPA'S BAND.
Anche quest'anno, come ormai tradizione, seguiranno (si fa per dire) il Festival sulle frequenze di RTL 102.5.
Ormai chi non conosce la Gialappa's Band e quello di cui sono capaci? Seguire il festival con i loro commenti dissacranti e le loro prese in giro è uno vero spasso. A me è capitato e devo dire che non sembra per niente di vedere Sanremo (anche perchè le canzoni non vengono quasi minimamente sentite).
Quindi se volete potete accendere la TV su RaiUno, abbassare il volume e accendere la radio.
Vi riporto il link dello streaming live di RTL 102.5 per chi vuole ascoltarlo da Pc.
QUICIAO
lunedì 7 febbraio 2011
Musica in Puglia - ITALIA WAVE
Vieni a Ballare in PugliaLa musica pugliese non è solo pizzica e taranta, tra l'altro espressioni musicali tradizionali prettamente salentine, ma la musica in Puglia è varia e diversificata. Anche l'ormai celeberrimo concertone finale della Notte della Taranta, che porta ogni anno più di 120000 persone da tutta Europa e ultimamente anche da oltre oceano, che chiude una serie di eventi lungo tutto l'arco estivo, non è il solo spettacolo musicale di rilievo.
Senza contare i numerosissimi concerti di cantanti e band, italiane ed estere, che vengono a fare il loro concerto, il panorama è molto, ma molto pìù vasto.
Faccio solo qualche esempio, magari un po' più di nicchia, per far capire la completa differenzazione di generi. Si va dal Jazz e contaminazione con eventi tipo il Locomotive Festival o il JazzWine Festival.
La lirica con Locus. Oppure la stagione concertistica, con grandi Teatri come il Petruzzelli, o il Politeama Grego. Oppure il Festival dei Sensi. E potrei continuare così per tanto altro, ma credetemi sarebbe solo un elenco, e non è quello che voglio fare.
Anche la musica, oltre a quella tradizionale (pizzica e co.) che ha fatto parlare della Puglia anhe il WSJ (Wall Street Journal) e Le Monde, è la più varia. Possiamo iniziare con i SSS (Sud Sound System) e vari che fanno reggae. Gli Aprés La Classe che fanno ska, ecc. Senza dimenticharci assolutamente dei Negramaro, la band italiana più famosa, o le varie stelline uscite dai reality come Alessandra Amoroso e Emma Marrone. Il mitico Caparezza, o per i più avanti con l'età l'inossidabile Al Bano.
Bene tutto questo bla bla bla a che mi è servito?
A far un grosso, ma che dico, grossissimo annuncio.
ITALIA WAVE (già Arezzo Wave), abbandona la Toscana per venire, e rimanere in Puglia. Dopo ben 25 anni di concerti prima ad Arezzo, poi a Firenze e a Livorno, il festival rock Italia Wave approda a Lecce dal 14 al 17 luglio 2011.
Il patron del festival, Mauro Valenti dice: "Adesso andiamo in Puglia, a Lecce dove le istituzioni vedono il rock come volano dell´economia e del turismo e dove hanno capito che, di Italia Wave, non è importante solo il cast, ma la ramificazione sul territorio italiano attraverso il contest riservato a gruppi rock di base di tutta la penisola, e il ritorno d´immagine che questo può portare. Un esempio? I gruppi iscritti alla nostra gara quest´anno sono 2.300, un record. Dal 14 al 17 luglio, l´onda lunga della musica giovane investirà Lecce in tutti i suoi luoghi per quattro giornate, dallo stadio comunale alle spiagge, dall´aeroporto di Lepore al centro storico, con l´80 per cento di eventi gratuiti. Ci sarà anche la sezione Medwave dedicata ai Paesi del Mediterraneo con focus a realtà vicine alla Puglia, come Grecia e Albania".
D'altronde la Puglia sta facendo investimenti importantissimi sulla cultura. Per esempio il cinema con l'Apulia Film Commission. O appunto, come dovrebbe essere chiaro, dopo aver letto questo lungo post, la musica con Puglia Sound, cercando di creare tutto un sistema intorno che porti una valorizzazione, non solamente turistica, ma in principal modo industriale/lavorativo.
Bene io vi aspetto in massa. E intanto mi preparo.
Vieni a Ballare in Puglia
sabato 5 febbraio 2011
Pannelli solari galleggianti
Sono partiti ad Avetrana (TA) i lavori per la realizzazione del Progetto Loto, un nuovo sistema di impianto fotovoltaico galleggiante.
Si tratta del primo impianto del genere in Puglia, del secondo in Italia (l’altro, realizzato dalla ditta Daiet di Cisternino (BR), si trova in provincia di Ravenna) ma rientra comunque nella lista delle eccellenze mondiali dove compaiono insieme a quelli di Giappone, Emirati Arabi, Scozia, California.
Il sistema è stato voluto dal Comune e pensato per soddisfare i fabbisogni energetici delle aziende agricole e dei consorzi di bonifica in prossimità degli specchi d’acqua, perché ha un elevato grado di integrazione ambientale, non toglie spazio all’agricoltura e riduce l’evaporazione dei bacini stessi.E’ frutto di tre anni di ricerca ed è costituito da elementi galleggianti in plastica su cui sono posti i moduli fotovoltaici e una passerella per consentire le operazioni di manutenzione. L’isola quadrata coprirà una superficie di 255 mq ed avrà una potenza di picco di 19,80 Kw. A realizzarlo la ditta pugliese, leader del settore, che già pensa alla possibilità di lavorare a impianti in mare aperto e con maggiori capacità produttive, anche superiori al Mw.
Negli Emirati Arabi esiste La Solar Islandi, a Ras al-Khaimah, sulle acque del Golfo Persico: è alta 20 metri, ha un diametro di un chilometro ed è completamente ricoperta da pannelli fotovoltaici orientabili.
In Giappone, i ricercatori della Kyushu University hanno messo a punto Floating Power Plant, un impianto con generatori eolici e fotovoltaici da posizionare in mare: il materiale è 10 volte più resistente alla ruggine rispetto all'acciaio e le luci Led favoriscono la crescita del fitoplancton, in grado di assorbire l'anidride carbonica e a Glasgow, in Scozia, l'esperimento delle 'Solar lily pad', ha vinto anche l'International Design Award 2008: si tratta di piccole isole smontabili sistemate lungo il fiume.
Questo elenco mi serviva per spiegare che tutto questo è già possibile (non si tratta di esperimenti) e che con un po' di ingegno si riescono a trovare sempre più modi di produrre energia senza crare "danni" al territorio o all'agricoltura.
Basta volere.
Si tratta del primo impianto del genere in Puglia, del secondo in Italia (l’altro, realizzato dalla ditta Daiet di Cisternino (BR), si trova in provincia di Ravenna) ma rientra comunque nella lista delle eccellenze mondiali dove compaiono insieme a quelli di Giappone, Emirati Arabi, Scozia, California.
Il sistema è stato voluto dal Comune e pensato per soddisfare i fabbisogni energetici delle aziende agricole e dei consorzi di bonifica in prossimità degli specchi d’acqua, perché ha un elevato grado di integrazione ambientale, non toglie spazio all’agricoltura e riduce l’evaporazione dei bacini stessi.E’ frutto di tre anni di ricerca ed è costituito da elementi galleggianti in plastica su cui sono posti i moduli fotovoltaici e una passerella per consentire le operazioni di manutenzione. L’isola quadrata coprirà una superficie di 255 mq ed avrà una potenza di picco di 19,80 Kw. A realizzarlo la ditta pugliese, leader del settore, che già pensa alla possibilità di lavorare a impianti in mare aperto e con maggiori capacità produttive, anche superiori al Mw.
Negli Emirati Arabi esiste La Solar Islandi, a Ras al-Khaimah, sulle acque del Golfo Persico: è alta 20 metri, ha un diametro di un chilometro ed è completamente ricoperta da pannelli fotovoltaici orientabili.
In Giappone, i ricercatori della Kyushu University hanno messo a punto Floating Power Plant, un impianto con generatori eolici e fotovoltaici da posizionare in mare: il materiale è 10 volte più resistente alla ruggine rispetto all'acciaio e le luci Led favoriscono la crescita del fitoplancton, in grado di assorbire l'anidride carbonica e a Glasgow, in Scozia, l'esperimento delle 'Solar lily pad', ha vinto anche l'International Design Award 2008: si tratta di piccole isole smontabili sistemate lungo il fiume.
Questo elenco mi serviva per spiegare che tutto questo è già possibile (non si tratta di esperimenti) e che con un po' di ingegno si riescono a trovare sempre più modi di produrre energia senza crare "danni" al territorio o all'agricoltura.
Basta volere.
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venerdì 4 febbraio 2011
Niente più sport free in live streaming su Internet. Sicuri?
Amici miei, amanti dello sport a tutto tondo (non solo calcio), ma che non volete o potete pagare le PayTv ci sono delle novità.
Purtroppo niente di bello sotto il sole.
La storia dello sport in streaming free su internet parte dalle p2p tv cinesi. All'inizio si vedeva male, colpa delle connessioni più o meno lente, ma oggi si riesce a vedere dal benino all'ottimo! E' una guerra, se vogliamo dire così.
Questa volta però si è fatto un passo molto in avanti. Hanno chiuso siti in cui non era presente
nessun contenuto protetto da diritto d’autore, nessuna violazione del copyright ma solo elenco di link.Parlo di Atdhe.net, Rojadirecta.org, Channelsurfing.net.
I siti di sport streaming più famosi al mondo. Pure io li usavo, e qualche volta mettevo anche i link che vi trovavo su questo blog. Se oggi ci andate troverete questo:
L'Homeland Security americano ha bloccato tutto. Cos'è l'Homeland Security?
Wikipedia dice:
Dite che la chiusura di questi siti alla vigilia del Super Bowl è una casualità? Mha!
Ma al giorno d'oggi la censura su internet ha poco effetto, basta vedere il recente caso di Wikileaks.
Lo hanno chiuso e subito si sono aperti siti mirror o siti nuovi di zecca.
Quindi gente non disperate. Lo sport (e naturalmente anche il calcio) è sempre visibile.
Basta cercare meglio . . .
;-)
Abracadabra . . .
Purtroppo niente di bello sotto il sole.
La storia dello sport in streaming free su internet parte dalle p2p tv cinesi. All'inizio si vedeva male, colpa delle connessioni più o meno lente, ma oggi si riesce a vedere dal benino all'ottimo! E' una guerra, se vogliamo dire così.
Questa volta però si è fatto un passo molto in avanti. Hanno chiuso siti in cui non era presente
nessun contenuto protetto da diritto d’autore, nessuna violazione del copyright ma solo elenco di link.Parlo di Atdhe.net, Rojadirecta.org, Channelsurfing.net.
I siti di sport streaming più famosi al mondo. Pure io li usavo, e qualche volta mettevo anche i link che vi trovavo su questo blog. Se oggi ci andate troverete questo:
L'Homeland Security americano ha bloccato tutto. Cos'è l'Homeland Security?
Wikipedia dice:
Il Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti (in inglese United States Department of Homeland Security) è un dipartimento del Gabinetto del Governo federale con il ruolo di proteggere il territorio degli Stati Uniti da attacchi terroristici e di rispondere in caso di disastri naturali, con funzioni simili a quelle del Ministero dell'Interno italiano.Facciamo due conti semplici semplici. Domenica negli Stati Uniti si gioca il Super Bowl uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo, e negli Stati Uniti è l’evento sportivo più importante dell’anno: paralizza il Paese ed è una specie di festa nazionale. Si prevede che oltre 100 milioni di persone vedranno la finale tra gli Steelers e i Packers. Gli spazi pubblicitari del canale che lo trasmette sono i più ambiti e i più costosi di tutta la stagione. Le stesse reti che si assicurano l’evento sportivo lo sfruttano per lanciare dei prodotti di successo e cercare di allargarne la base d’ascolto, di solito preparando puntate speciali ad altissimo budget di serie di punta. Insomma un volume d'affari impensabile.
Dite che la chiusura di questi siti alla vigilia del Super Bowl è una casualità? Mha!
Ma al giorno d'oggi la censura su internet ha poco effetto, basta vedere il recente caso di Wikileaks.
Lo hanno chiuso e subito si sono aperti siti mirror o siti nuovi di zecca.
Quindi gente non disperate. Lo sport (e naturalmente anche il calcio) è sempre visibile.
Basta cercare meglio . . .
;-)
Abracadabra . . .
- www.atdhenet.tv
- www.channelsurfing.eu
- www.rojadirecta.es; www.rojadirecta.me; www.rojadirecta.es; www.rojadirecta.in
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