mercoledì 23 luglio 2008

Il computer da 2W

Il CherryPal C100 desktop rappresenta una alternativa particolarmente interessante ai tradizionali computer portatili e non, vista in una ottica di Cloud computing, ovvero di macchine pensate primariamente per devolvere le elaborazioni più pesanti ad applicativi presenti all'interno della rete Internet. Più piccola di un libro e dal consumo di soli 2 Watt, la soluzione di CherryPal, dal costo di 249 dollari, punta sulla massima facilità di utilizzo. La macchina è basata su di un processore Freescale MPC5121 mobileGT da 400MHz, triple core, in grado comunque di assicurare una notevole potenza elaborativa, pur contenendo al massimo i consumi. Completano il prodotto una dotazione di 256Mb di RAM DDR2, un hard disk allo stato solido da 4Gb e una connettività garantita dalla presenza di Wi-Fi 802.11b/g e Ethernet 10/100. Il case presenta inoltre sul retro due porte USB 2.0 in grado di accogliere un gran numero di periferiche esterne. Il sistema operativo è basato su Linux e derivato dalla distribuzione Debian, potenziato dalla suite open source per ufficio OpenOffice, iTunes, nonché da un lettore multimediale e da un programma di messaggistica istantanea sviluppati espressamente da Cherrypal. CherryPal desktop è stato ideato per aiutare le persone a svolgere comodamente le attività di ogni giorno, come navigare il Web, guardare video, scrivere un documento o ascoltare brani da iTunes. Facile da accendere come una Tv, non richiede alcuna installazione o aggiornamento e risulta immune da ogni tipologia di virus. L'acquisto offre 50 Gb di spazio sul Web per memorizzare i propri dati, venendo così incontro alla esigua quantità di spazio libero presente all'interno dell'hard disk del computer.

FONTE: Digital.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Maurizio,
Navigando in rete alla ricerca di reporter mi ha colpito molto il tuo
blog, per la qualità e l’originalità dei post e per svariate passioni
in comune...

Ti scrivo poiché vorrei riprendere alcuni dei tuoi articoli in vista
del lancio di Agoravox.it, giornale on-line partecipativo, che nasce
sulle orme delle espereienze di Agoravox Francia, Belgio e UK.

Agoravox è il primo quotidiano europeo scritto e costruito dal basso,
dai lettori. Il portale, totalmente gratutito, nasce con l’ambizione
d’apportare un’informazione completa, di prossimità, vicina alle
esigenze del lettore che possa completare quella della stampa
tradizionale.

Attualmente, la sola versione francese conta 1 milione di contatti
unici al mese ed è composto da circa 3300 reporter. Wikio posiziona
Agoravox.fr al secondo posto tra i media più citati di Francia,
preceduto solo da Le Figaro.

Il sito italiano per ora non è ancora aperto al pubblico ma
accessibile tramite Login et Password. La presentazione alla stampa è
avvenuta il 10 maggio nell’ambito della cerimonia di consegna del
Premio per il Giornalismo Luigi Barzini.

Agoravox ha ottenuto questo prestigioso riconoscimento per l’attività
di informazione svolta accanto e con i cittadini.

Prima dell’apertura ufficiale al pubblico, vorrei realizzare una
collaborazione con te, sia riprendendo alcuni tuoi post, sia
invitandoti a diventare reporter del nostro giornale, attraverso
l’apposita « Area Reporter».

Chi sono i nostri reporter? Tutti i cittadini che vogliono far sentire
la propria voce, condividere le proprie riflessioni sull’attualità e
dare il giusto peso alle notizie che, spesso, non trovano spazio nei
media tradizionali.

Avrai, inoltre, a disposizione uno spazio personale sul nostro sito,
con i tuoi articoli, i commenti ed un link verso il tuo Blog.

Gli articoli restano, in ogni caso, di tua proprietà e come tali
verrano presentati.

Il 1 Settembre AgoraVox Italia sarà aperto al pubblico e abbiamo
deciso di partire subito con un’inchiesta partecipativa su un tema
caldo quale quello su Camorra e rifiuti. Alla fine di questa mia
e-mail ho allegato un breve articolo di presentazione della stessa.

Sperando di poterti annoverare presto tra i reporter di Agoravox Italia
porgo distinti saluti

Francesco Piccinini

piccinini@agoravox.it


Camorra e rifiuti

E’ il tema dell’inchiesta partecipativa con la quale AgoraVox Italia
aprirà al pubblico il 1° Settembre.

Arnaldo Capezzto e Luisa Maradei collaborano alla stesura di un
dossier su quanto successo e visto in Campania negli ultimi mesi. Da
Chiaiano a Savignano passando per Casale e lo smaltimento illegale di
rifiuti da parte delle aziende del nord Italia. Responsabilità
camorristiche e politiche che hanno portato e porteranno la Campania
ad essere lo sversatoio d’Italia.

AgoraVox ha informazioni inedite e testimonianze mai apparse sulla
stampa nazionale. Nei 30 giorni che ci separano dal lancio, troverete
anticipazioni su AgoraVox Italia.

All’inchiesta stanno collaborando anche “normali” cittadini con i loro
contributi e video. Un’inchiesta lunga complessa, perchè abbiamo
ricostruito 18 anni di connivenze. E’ il momento di accendere i fari.

Per Arnaldo e Luisa che sono lì, sul fronte meridionale.

Per AgoraVox che vuole scoperchiare gli omissis.

Per i cittadini che ci investono tempo, passione e combattono perché
vivono come se fosse quella e non questa l’Italia in cui viviamo.

Uso le parole di Roberto (Saviano – ndr): la forza del mio libro sta
nei miei lettori. Sull’emergenza rifiuti non deve scendere il
silenzio, perché sul fronte meridionale quando si è soli si è meno di
uno. Diffondete la notizia, parlatene nei vostri siti, contattate
amici, blogger, giornalisti che possano darle spazio. Se ci sono
persone che vogliono contribuire ad AgoraVox sono i benvenuti.

Stiamo facendo informazione dal basso, informazione di prossimità,
notizie che sono raccontate da cittadini che hanno visto l’incidenza
dei tumori crescere del 15% rispetto la media nazionale.

Una strage silenziosa. Il silenzio che scende sul fronte meridionale
quando i media mainstream vanno via e il cittadino si sente di nuovo
solo. Sono napoletano, di Secondigliano, quando finì la guerra di
camorra tutto tornò come prima, con qualche amico in meno. Per questo
metto il mio tempo e la mia passione in questo giornale, perchè
nessuno deve essere lasciato solo.

Poi Sicilia, Molin, No Tav, ci saremo... Sto prendendo contatto con
tutte le piccole realtà locali che non devono rimanere sole.

Manca un mese. Datene notizia...

Anonimo ha detto...

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