Una tomba a fossa di grandi dimensioni inquadrabile tra fine IV e inizi del III secolo a.C. è stata rinvenuta in via D'Alò Alfieri, a Taranto, nel corso dei lavori di integrazione della rete idrica. Lo scavo stratigrafico ha impegnato archeologi e tecnici della cooperativa 'Novelune' e personale tecnico della Soprintendenza, portando alla luce la deposizione di un individuo sepolto con il rito dell'inumazione all'interno di una grande fossa ricavata nel banco di roccia e coperta da un doppio lastrone lapideo. "Con i resti scheletrici è stato rinvenuto un interessante corredo ceramico tipico dell'età ellenistica: quattro tazzette a vernice nera, due oinochoai sovraddipinte, forme tipiche del rituale funerario che fa simbolicamente riferimento alle offerte di vino durante le libagioni e le pratiche in onore del defunto nel corso dei riti di seppellimento. L'oggetto che più ha entusiasmato gli scavatori e la gente che per ore ha assistito allo scavo - osserva ancora la Soprintendenza - è un anello in oro con castone mobile in corniola che il defunto indossava alla mano sinistra. La pietra presenta la forma di uno scarabeo e sulla faccia piana è inciso un guerriero con lancia, elmo e scudo.
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