In qeusto week-end c'era Svezia Vs Italia, ed era importante per riuscire a salire in serie A dopo tanti, troppi anni. Impresa non facile per noi, ma di certo non proibitiva, visto che la Svezia può si contare sul n°5 del mondo Soderling, ma il resto era ben poca cosa. Dando per scontato i match contro Soderling già persi, e riuscendo a battere l'altro singolarista (uno che sta molto, molto peggio dei nostri tennisti), il punto fondamentale era il doppio. Bene ieri abbiamo perso il doppio dopo che siamo stati in vantaggio per 2 set a 0!!!
Quindi dovevamo sperare in qualche miracolo che non c'è stato.
La rabbia, almeno da parte mia, è nel vedere questi giocatori apatici. Non mettono cuore. In fin dei conti il cuore in coppa Davis è sempre stato il nostro punto di forza, che ci ha fatto vivere giornate incredibili.
Ricordo come fosse ieri un altro Italia Vs Svezia di Davis. Era il 1990, si giocava a Cagliari, lo stadio stracolmo che faceva il tifo come le partite di calcio. In quella Svezia c'era niente po pò di meno che Mats Wilander e Stefan Edberg. Era uno squadrone. Noi avevamo il mitico Paolino Canè, Omar Camporese, e Diego Nargiso. Una squadra talentuosa, ma con mille problemi, sia fisici che di testa (basta pensare che Gianni Clerici sopprannomino Canè Neuro-Canè), ma con un cuore grande così.
Quel week-end di gare invece di durare i canonici 3 giorni, si prolungarono anche fino al Lunedì, perchè la Domenica scese l'oscurità e tutto fu rinviato al giorno dopo. Giorno lavorativo, ma stadio pieno.
Cané-Wilander era il match decisivo. Bisteccone Galeazzi che sprizzava gioia ad ogni punto e ti faceva vivere la partita di tennis come nessun'altro.
Canè con il suo turbo-rovescio riuscì a vincere quella magnifica partita 64 36 46 75 75.
Gioia allo stato puro.
Avevo dieci anni ed era tutto fantastico. E l’ale-oo era molto meglio del po-po-po-po.
Ah, la Coppa Davis!
1 commento:
Concordo pienamente amico mio...
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