giovedì 27 novembre 2008

A grande richiesta . . . TEMI per Nokia e LG & Samsung

L'altro giorno un mio amico ha mostrato a tutti un tema che aveva installato sul suo Nokia. Molto divertente, però non sapeva come si chiamava e questo è stato un problema visto che si è scatenata la gara (Daniele) per trovarlo e per installarlo sul telefonino.
Siccome io sono UN BUONO, mi sono sacrificato e l'ho trovato, con alcune leggerissime varianti. Adesso chi vuole scaricarlo basta che clicchi qua sotto.
Buon divertimento.

Ah, questi temi sono compatbili con:

LG: KS10
Nokia: 5320 XpressMusic, 5700 XpressMusic, 6110 Navigator, 6120 Classic, 6121 Classic, 6124 classic, 6210 Navigator, 6220 classic, 6290, E50, E51, E65, E66, N71, N73, N75, N76, N78, N79, N81, N81 8GB, N82, N85, N92, N93, N93i, N95, N95 8GB, N95-3NAM, N96, N96-3
Samsung: SGH-i400, SGH-i450, SGH-i520, SGH-i550, SGH-i560


OwnSkin Preview
Scarica: Naked Banana


OwnSkin Preview
Scarica: Shy Banana


OwnSkin Preview
Scarica: Funky Banana

sabato 22 novembre 2008

Manifestazione del 30 ottobre

Vorrei mettere a disposizione di tutti questo video fatto da me, tra l'altro già presente su youtube a questo link e dove tra l'altro si vede anche meglio. La manifestazione è del 30 ottobre, è passato quasi un mese, ma in questo periodo non ho avuto la possibilità nè di realizzarlo nè de di postarlo per benino.
Spero che quanto meno non vi disgusti.



Eravamo in 7000 tra studenti Universitari (quelli di ingegneria si contavano sulle dita di entrambe le mani), scuole superiori, docenti, personele non docente, e genitori!

martedì 11 novembre 2008

WPA violato

Attaccare una rete Wi-Fi protetta da protocollo WPA al fine di accedere e leggere i dati scambiati tra un router e un computer portatile, è possibile. Lo hanno dimostrato due ricercatori, Erik Tews e Martin Beck.

L'esperimento - primo vero attacco riuscito con successo - sarà discusso la prossima settimana alla PacSec Conference di Tokio. Solo in quel momento verrà svelata la procedura con cui la WPA encryption viene aggredita e battuta.

L'attacco, che potrebbe anche essere utilizzato per inviare dati maliziosi verso i computer connessi ad una specifica rete, sembra basarsi su un primo attacco alle chiavi TKIP (Temporal Key Integrity Protocol) utilizzate dal WPA. Questo passo può essere eseguito in un tempo relativamente breve, 12-15 minuti, che varia a seconda del traffico che insiste sul router oggetto di attacco.

Probabilmente, vista l'importanza dell'espermento - che potrebbe portare avere conseguenze sulle attuali e future politiche di sicurezza wireless, il lavoro finirà nei prossimi mesi in un paper dall'alto valore accademico. Il WPA era infatti considerato tra gli standard wireless più affidabili, soprattutto dopo il WEP.

Le prospettive? Rimanendo tra gli standard, il più recente WPA2, sembra non essere sensibile a questo attacco e può quindi considerarsi ancora completamente sicuro. Tuttavia, molte aziende e in generale moltissimi dispositivi di rete utilizzano ancora il WPA e la conferma di questi risultati potrebbe compromettere un numero elevato di reti.



FONTE: PMI.it

giovedì 6 novembre 2008

4 mesi e 27 giorni

1, 2, 3 . . . 149 giorni fa mi ero trasferito alla mia casa di mare. Adesso dopo 149 giorni sono rientrato. Dal 10 giugno al 5 novembre (ieri). Come mi dispiace. Dire che stavo benissimo è un eufemismo! Non solo. Sono rientrato con un febbrone da cavallo. UFFA!

lunedì 3 novembre 2008

Un po' di aforismi . . .

La peggior sconfitta è arrendersi senza aver lottato.

Sono stato un uomo, cioè un lottatore (Goethe).

La storia di ogni società esistita fino ad oggi è la storia delle lotte di classe (Marx).

L'attesa è quello spazio di tempo che passa tra l'ignoranza e la consapevolezza.

Microsoft, accordi con LG e Hyundai

Se sui dettagli c'è ben poco da approfondire, l'intento di massima è invece decisamente chiaro: Microsoft ed LG hanno intenzione di collaborare in modo sempre più attivo perchè vedono nel mobile un punto di forte convergenza per i reciproci interessi. Di qui la volontà di stringere un accordo che vada oltre la partnership precedente, accordo per il quale non vengono però forniti particolari che vadano al di là del semplice orientamento di massima stemperato sui vari comunicati stampa.

Tra le parti si aggiunge alla precedente partnership un nuovo Memorandum of Understanding firmato a Seoul da Yong Nam, CEO della LG Electronics, e Steve Ballmer, CEO Microsoft. L'accordo punta dritto sulla convergenza mobile: Symbian è il leader da contrastare, Apple è l'arrembante nuova entrata, Android è una promessa da tenere d'occhio, LG e Samsung sono invece bracci armati su cui far leva con sempre maggior incisività. Il MoU porterà nuovi capitali soprattutto in R&D, marketing e nuovi servizi, rinforzando l'unione tra le parti nel nome di Windows Mobile (le nuove promesse di Ray Ozzie relativamente al futuro "cloud" dell'azienda, peraltro, non potranno che coinvolgere anche i partner per i prodotti in mobilità). I risultati della reciproca collaborazione sono destinati a sublimare su nuovi smartphone, segmento del mercato che più di ogni altro sembra resistere al progressivo assottigliamento della domanda.

L'accordo con LG si inserisce in una strategia di più ampio respiro per Microsoft. Ballmer, infatti, ha promesso una pioggia di dollari su tutta la Corea del Sud: un incontro con il Presidente Lee Myung-Bak avrebbe permesso di sbloccare alcuni investimenti (qualcosa come 60 milioni di dollari) incentrati innanzitutto sull'apertura di un nuovo centro di ricerca nel paese orientale. Ballmer ha espresso una linea "aggressiva" per affrontare la crisi che si appalesa sui mercati, parlando espressamente di "espansione" invece che di "contrazione". Gli investimenti rimarranno costanti, quindi, e per i prossimi tre anni i rapporti tra Corea e Microsoft sono destinati ad essere favoriti da ulteriori investimenti.

Nel suo viaggio in Oriente Ballmer ha fatto tappa anche presso gli uffici Hyundai: la casa sudcoreana ha firmato con Microsoft un ulteriore documento che impegna le parti in una collaborazione fattiva per portare la tecnologia del gruppo USA nell'ecosistema automobilistico Hyundai. Il settore interessa ormai molte case automobilistiche in tutto il mondo e Microsoft ha tutto l'interesse a proporre un modello proprio così come già proposto in ogni altro settore, sempre partendo dal nucleo fondamentale rappresentato dalla famiglia Windows. Le prime auto Hyundai con tecnologia Microsoft incorporata arriveranno sul mercato attorno alla seconda metà del 2010.

L'accordo prevede presumibilmente un qualcosa che vada oltre quando fino a ieri concordato tra le parti: una precedente intesa limitava infatti la collaborazione ai sistemi per musica ed intrattenimento, al pari di quanto già portato anche in casa Fiat grazie al sistema Blu&Me. Va segnalata infine la curiosa coincidenza di tempi con cui Microsoft ha portato il proprio annuncio alla stampa: solo una settimana prima la BMW annunciava infatti il proprio progetto open source per il mondo automobilistico, raccogliendo peraltro qualche interesse e molto attendismo. La risposta Microsoft giunge per proporre la propria alternativa sul modello proprietario: la risposta delle varie case configurerà il futuro di un settore oggi ancora in fasce.

FONTE: Digital.it

No regolamentazione Blog


Il Parlamento Europeo ha respinto la proposta di regolamentazione legale dei blog, che aveva suscitato critiche per via delle possibili azioni legali nei confronti dei navigatori nel caso in cui ai blog fosse stato accordato uno status giuridico. Il rapporto approvato dagli eurodeputati riconosce che gli spazi dei blogger sono "un contributo importante alla liberta di espressione".
Quindi tutti noi possessori di un blog, stiamo facendo solo del bene.
Capito???

Cai + Ilva = Taranto città più inquinata

I soci della cordata Cai per il salvataggio di Alitalia cosa ci guadagnano? E’ una domanda che ci siamo posti tutti quanti. La risposta è semplice: favori dal governo. E non sono solo sospetti, ma ci sono anche i fatti. Atlantia (già Autostrade SpA., del gruppo Benetton), ha ottenuto un adeguamento molto favorevole delle tariffe autostradali. E Emilio Riva (gruppo siderurgico; Riva Acciaio SpA, Ilva SpA,) ha ottenuto la proroga per un altro anno della cassa integrazione a Genova per 550 operai. E mi vorrei soffermare proprio sul gruppo Riva. Il motivo è semplice. A Taranto con l’Ilva si sta giocando con la salute dei cittadini.

Infatti i dati dell’Ines (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti) non ammettono interpretazioni. L’Ines certifica, riferimento al 2006, che Taranto risulta essere la città più inquinata d’Italia e forse del mondo, anche più della cinese Linfen (per la Banca mondiale probabilmente la città più inquinata di tutto il pianeta). Considerando le sostanze più velenose nell’aria Taranto raggiunge 528 punti e la seconda, Livorno, è a quota 101. A Taranto si respira il 92% della diossina prodotta in tutta Italia, il 49% del mercurio, il 67% del piombo. Contribuiscono a produrre queste miscele letali: raffineria, cementificio e soprattutto l’Ilva. La casistica media annovera casi di tumore alla faringe per ragazzi di 13 anni, come fossero accaniti fumatori.

L’Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie), è promotrice della sottoscrizione, firmata da oltre settemila cittadini, Non lasciate morire Taranto di cancro, che sembra dare fastidio ad alcuni esponenti della maggioranza. Filippo Berselli (An) e l’ex Ministro della Giustizia Roberto Castelli (Lega) hanno chiesto all’Ail di cancellarli e il senatore Paolo Guzzanti (FI) ha minacciato di denunciare l’Ail per molestie. E’ bene sapere che il limite per l’emissione della diossina, stabilito dal protocollo europeo Aarhus, è di 0,4 nanogrammi al metro cubo mentre nel 2006 il governo Berlusconi aveva fissato il limite a 10 nanogrammi al metro cubo.

Ma non è tutto. Anzi è solo l’inizio.
Il gruppo Riva ha già ottenuto la sconfessione, da parte del governo, dei dati allarmanti rilevati dall’ Arpa (Agenzia regionale per la Protezione Ambientale) sui camini dello stabilimento. I tecnici regionali dovevano esprimersi sulla concessione o meno dell’Aia, (Autorizzazione integrata ambientale) una documento necessario per la prosecuzione dell' attività dello stabilimento siderurgico di Taranto. Invece il ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo, li ha rimossi mettendo dei tecnici di sua fiducia. L' Ilva «non ha superato i limiti di legge sulle emissioni della diossina». Questo è quanto detto nei giorni scorsi dal presidente del nuovo comitato tecnico ministeriale che entro marzo dovrà esprimersi sull' Aia. A questo punto il Presidente dalla regione Vendola ha deciso di emanare una legge regionale che imporrà all' Ilva, così come a tutte le altre aziende che producono in Puglia, la riduzione delle emissioni inquinanti.

Gli abitanti di Taranto inoltre dovranno dire addio ai migliaia di alberi che dovevano spuntare tra l’Ilva e la città, e che dovevano ammortizzare gli effetti delle ciminiere. Questa zona cuscinetto, frutto dell’accordo tra l’ex Ministro delle Politiche Agricole e il sindaco Stefàno, dal valore di due milioni di euro (che si sarebbero dovuti trasformare tutti in alberi), sono stati tagliati dall’ nuova finanziaria.
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